Quando la persona fa la differenza.
Siamo nell’area sud dell’Oltrepò Pavese, un territorio variegato che si inerpica su per le colline raggiungendo altitudini superiori ai 300/400 m s.l.m. E’ su una di queste colline, al confine comunale di Borgo Priolo con Fortunago che si erge, nell’assoluto silenzio della natura, il Castello di Stefanago.
140 ettari circa di estensione, con una biodiversità variegata che permette di preservare la l’armonia e la vita degli esseri che la vivono.
Antonio e Giacomo Baruffaldi, -quest’ultimo vive nell’antico maniero, a contatto diretto con la natura-, hanno da tempo deciso di seguire la viticoltura biologica certificata e, più recentemente, anche la biodinamica.
I 20 ettari di terreno vitato si dividono in vari appezzamenti, ciò permette un monitoraggio attento ed una lavorazione diretta e curata quotidianamente con maniacale attenzione.
E’ un piacere sentire il racconto di GIACOMO BARUFFALDI e capire quanto sia vivo in lui l’ancestrale rapporto.
La costruzione della torre di avvistamento risale all’XI secolo, la restante struttura nei secoli successivi. E’ difficile immaginare di costruire una moderna ed efficiente cantina all’interno delle mura preservate e tutelate dall’UNESCO. Eppure la cantina c’è, per ovvie ragioni è piccola, ma è perfetta, pulita, ordinata e organizzata per la lavorazione.
C’è anche una sala di accoglienza con un piccolo punto vendita.