Il comune di Loazzolo dove ha sede l’azienda conta poco più di 300 abitanti. Arroccato sulle colline tufacee, il territorio sembra selvatico e indomato, ma nella realtà è ricco di coltivazioni viticole iniziate già all’epoca dell’Impero Sabaudo.
E proprio qui su queste colline, a poche decine di metri dal centro del comune, seguendo la strada che scende verso Canelli e la Valle del Belbo, si accede al cancello che porta a Borgo Maragliano. La vista dall’azienda è spettacolare, imperiosa e a totale dominio sul territorio. E per godere di questo paesaggio i titolari, nella moderna ristrutturazione hanno voluto una sala degustazione a sbalzo sui vigneti aziendali.
Prima della degustazione però è d’obbligo la visita alle cantine produttive e di invecchiamento. Bypassiamo il reparto produttivo, ordinato e pulitissimo, ammiriamo l’area di stoccaggio delle bottiglie prodotte col metodo classico e ci avventuriamo sotto terra, alla scoperta delle antiche gallerie, oggi utilizzate per il ricovero delle bottiglie.
Infine un breve passaggio al museo contadino chiude il giro aziendale, reso interessante dai racconti degli accompagnatori.
Ed ora si arriva al luogo più ambito: la spettacolare terrazza arredata all’accoglienza per la degustazione dei vini dell’azienda.
Il territorio è famoso per il vino di cui prende il nome, il Loazzolo DOC, un dolce nettare dato da uve moscato raccolte tardive. Ma prima di arrivare al vino passito, che consigliamo in chiusura, è d’obbligo l’assaggio dei vini spumanti prodotti con il Metodo Classico. Potete degustare un Nature, un Blanc de Blancs Millesimato, un rosé o altro, a seconda di quello che avete concordato con l’azienda.
Ogni assaggio è una vera delizia, e l’emozione che proverete è veramente unica ed appagante.